Casalromano dice addio al raduno dei fan dei Nomadi

Il Raduno Nazionale dei Fan Club dei Nomadi non sarà più celebrato nel mantovano. A darne notizia è l’ideatore di uno degli appuntamenti, con validità nazionale, più importanti dell’Alto Mantovano (con la Fiaccolata di Croce Rossa e il Festival dei Vini Passiti), Riccardo Angolini.La storiaA fine anni ’80 Angolini, dopo aver organizzato alcuni concerti de I Nomadi a Casalromano, ha l’idea di creare quello che, fino alla morte del vocalist Augusto Daolio nel 1992, era il più importante evento legato alla band reggiana. Mancato Daolio, l’altro appuntamento importante è a Novellara, dove i Nomadi sono nati e dove si celebra, in febbraio, il Tributo ad Augusto.Poi, in settembre (e per alcuni anni in maggio), l’appuntamento di portata nazionale era a Casalromano, dove arrivavano fan da tutta Italia. Una festa cresciuta negli anni fino a diventare una vera Woodstock Nomade, con concerto fiume, partite di calcio, messa per i membri del gruppo scomparsi, cover band, incontro del popolo nomade.

Quest’anno, dopo una serie di polemiche che hanno preceduto l’evento, è stata consegnata la cittadinanza onoraria a Beppe Carletti, leader oggi della band, unico membro originario rimasto. È stata poi una delle ultime occasioni per vedere alla batteria Daniele Campani, musicista entrato nel gruppo nel 1990, e che poche settimane fa ha lasciato i Nomadi.

La decisione

Angolini ha ora deciso che quest’avventura è terminata. Lo annuncia sui social il 29 dicembre, e lo conferma al telefono. «Quella del 2023 è stata un’edizione memorabile, molto bella. La cittadinanza a Beppe, persone arrivate da tutta Italia, una festa che ha confermato il legame magico fra Nomadi e Casalromano. Ma non ci sono più le condizioni perché la manifestazione prosegua. Non voglio polemiche. Il Raduno Nazionale Nomadi Fans Club, che negli anni è stato punto di riferimento per tutta Italia, finisce qua. Se i Nomadi saranno invitati a suonare qui, sarà per un concerto come tanti. Non credo accada, ma non dipende da me. L’esperienza, dopo quasi 4 decenni, si ferma qui».

Casalromano, immortalato in due live della band su disco e dvd e dove c’è un monumento dedicato a Daolio e Pergreffi (bassista scomparso anche lui nel 1992), non sarà più sede dell’evento, e stavolta non sarà per spostarsi ad Asola o Montichiari, come in passato, ma perché pare non ci siano più le condizioni per l’evento che portava, per 3 giorni, gente da tutta Italia. Il futuro del legame fra Nomadi e Casalromano a 60 anni dalla nascita della band, è tutto da re-inventare.

Dalla Gazzetta di Mantova del 07/01/2024